Era tarda sera ormai, la strada per Germaneto sembrava interminabile, Antonio guidava, ed entrambi non ci davamo pace, alternavamo discorsi a momenti di silenzio. Io cercavo ancora di trovare un perchè e guardavo l’asfalto buio ai lati della carreggiata. Quando perdi qualcosa per strada, torni indietro con la speranza di ritrovarla, e ieri venendo a salutarti per l’ultima volta, sono tornato indietro con i ricordi, forse per illudermi che stessi guardando un film dal lieto fine. Ma i titoli di coda, invece mi portavano a realizzare che tutto era finito lì, nel momento in cui è squillato il mio telefono. Elisa bella, tu non ci sei più, te ne sei andata con una folata di vento che ha spazzato via la tua esistenza come una foglia senza più linfa. Non c’è più la tua visione ottimistica delle cose, non c’è più la tua pacatezza nel porgerti agli altri, non c’è più la tua voglia di fare, di insegnare ai tuoi ragazzi quanto sia bella la vita. Non ci sono più i tuoi capelli rossi, non c’è più il tuo sorriso, non c’è più il tuo senso di accoglienza e integrazione. Non c’è più la tua mano che ha accompagnato la mia timidezza quando sono entrato a far parte degli Scout facendomi sentire subito uno di voi come se fossimo amici da anni, avevamo circa 13/14 anni e da allora questa è stata la nostra strada.
Abbiamo condiviso ogni momento bello o difficile TUTTI INSIEME, ognuno con le proprie pause, ma senza perderci mai di vista. Questo è il bello che abbiamo avuto sempre dentro, e che fino all’ultimo ci siamo goduti. Ho il cuore in gola ora nel dirti GRAZIE anche per aver condiviso con me e con gli altri questo ultimo pezzo di strada. Mi risuonano in testa le tue parole appena pochi mesi fa nella consapevolezza del cammino difficile che si prospettava ” Pi, dobbiamo crearci i momenti più belli, e viverli fino in fondo…come dovrá andare andrà ” ed io di ogni tuo pensiero ed ad ogni tua volontà o proposta, mi facevo primo promotore. La gioia più bella di averlo fatto nelle poche occasioni che si sono presentate, compensa un pò il dolore di oggi. Il tuo allargare le braccia appena ci vedevamo ed il tuo sorriso, erano bellezza personificata, gli abbracci che ci siamo dati sono stati i più caldi di sempre, specialmente quelli dell’ultimo giorno dell’anno perché ci hai voluto accanto per brindare alla speranza. I tuoi occhi che brillavano più dei fuochi pirotecnici di mezzanotte, sono stati l’ennesimo tuo insegnamento che ogni attimo va vissuto come se non ci fosse un domani.
E poi il tuo compleanno, 60 anni con gli AMICI DI SEMPRE, una serata che mi porterò nel cuore come quel discorso che ci hai fatto al taglio della torta. “…ragazzi, dobbiamo comunque prepararci a festeggiare gli altri compleanni, tenetevi pronti eh …” ci hai detto. Da quel momento però il sipario pian piano ha cominciato a chiudersi, ma io cercavo di trovare sempre quel filo di luce che arrivava da dietro la tenda, come tu mi hai sempre detto che bisognava fare nonostante tutto, e Dio solo sa quanto ho pregato, anche e soprattutto lontano da casa in quel luogo ai piedi dei Pirenei in cui il cielo bacia la terra. Tutti vorrebbero che le scene piú belle di quello spettacolo che è la vita, avessero possibilità di una replica, ma se non ci sono più gli attori, cala il buio sul palcoscenico. Allora solo il tempo di un ultimo lungo applauso per te che non ti sei mai stancata di portare avanti la bellezza dell’insegnamento, e di credere nelle singole potenzialità dei tuoi alunni, fino ad oggi come un ultimo giorno di scuola. Io, che invece con la filosofia non sono mai andato in sintonia, preferisco esserti eternamente riconoscente per avermi considerato uno di famiglia e soprattutto per avermi insegnato fin da ragazzo l’importanza di quello che oggi considero uno dei più grandi valori. L’AMICIZIA VERA, SEMPLICE, SINCERA, E IMMORTALE.
Sapessi leggere il cielo, mi innamorerei delle sue pagine rilegate con un unico filo di stelle, ma io il cielo non so leggerlo, e allora nel giusto silenzio adesso, cerco almeno di contare con difficoltà quelle stelle legate tra di loro, e che brillano come la luce meravigliosa dei protagonisti che nei racconti parlavano e ancora parlano la lingua della vita e della bellezza come hai fatto tu. Oggi c’è i sole Eli, è una bellissima giornata, se avró ancora l’occasione e la forza di mettermi uno zaino sulle spalle e partire a vederlo sempre come la meraviglia di alcune persone, ti porterò con me. Buona Strada Amica mia…arrivederci un dì.